LE FONTI DEI DATI
Per ciascun paese, è stata considerata la popolazione nel 2005 ritratta nel database delle Nazioni Unite, suddivisa per età e sesso [1] . I dati relativi all’indice di massa corporea (BMI) e le stime di altezza media per i 190 paesi sono state ricavate da indagini nazionali sulla salute, da relazioni dell’OMS [2] e da ricerche demografiche e sanitarie. La biomassa degli individui in sovrappeso è stato calcolata come il prodotto del numero di persone in sovrappeso e la loro massa corporea media. La biomassa a causa di sovrappeso è stata calcolata stimando la biomassa di sovrappeso (partendo da un BMI di 25) e sottraendo questo dalla loro effettiva biomassa. Utilizzando un metodo simile è stata stimata la biomassa causata dall’obesità, partendo da un BMI di 30. Per ciascun paese, è stata poi calcolata la biomassa umana totale, la biomassa causata dal sovrappeso e la biomassa causata dall’obesità, aggiungendo le stime relative a età e sesso. Utilizzando formule e valori del FAO [3], è stata quindi calcolata la quantità di energia e di cibo necessaria per sostenere la biomassa umana.
RISULTATI
Nel 2005, a livello mondiale, la biomassa umana adulta era di circa 287 milioni di tonnellate, di cui 15 milioni di tonnellate dovute a sovrappeso (BMI> 25): una massa equivalente a quella di 242 milioni di persone di massa corporea media (5% del globale biomassa umana). La biomassa in presenza di obesità è stata di 3,5 milioni di tonnellate: l’equivalente di massa di 56 milioni di persone di massa corporea media (1,2% della biomassa umana). Utilizzando il metodo descritto, gli studiosi hanno provato ad applicare il BMI della popolazione degli Stati Uniti (suddivisa in gruppi per età e sesso) alla popolazione del Giappone, considerando gli stessi gruppi relativi. Questi paesi sono stati scelti perché, pur essendo entrambi ad alto reddito e con una nutrizione adeguata, hanno valori di BMI medio prossimi agli estremi globali. Per ciascuno scenario è stata poi calcolata la biomassa globale e la biomassa causata da sovrappeso e obesità. In Nord America è presente la più alta media di biomassa di ogni continente: 80,7 kg; una tonnellata di biomassa umana corrisponde a circa 12 adulti. Oltre il 70% della popolazione nordamericana è in sovrappeso e la biomassa determinata dall’obesità è di 1,2 milioni di tonnellate. In Nord America vive il 6% della popolazione mondiale, ma il 34% della “biomassa obesa”. In Asia c’è la massa corporea media più bassa di ogni continente (57,7 kg); un tonnellata di biomassa umana corrisponde a 17 adulti. In Asia vive il 61% della popolazione mondiale, ma solo il 13% della “biomassa obesa” (449 mila tonnellate). Il BMI medio in Giappone nel 2005 era di 22.9; se tutti i paesi avessero la stessa distribuzione di BMI (per età e sesso), la biomassa totale scenderebbe di 14,6 milioni di tonnellate, una riduzione del 5% della biomassa globale, pari a 235 milioni di persone con massa corporea media. Questa riduzione della biomassa diminuirebbe la richiesta di energia media di 59 kcal/giorno per adulto che vive sul pianeta, equivalente al fabbisogno energetico di 107 milioni di adulti. La “biomassa obesa” sarebbe ridotta del 93%. Il BMI medio negli Stati Uniti nel 2005 è stato di 28,7; se tutti i paesi avessero la stessa distribuzione di BMI (per età-sesso), il totale della biomassa umana aumenterebbe di 58 milioni di tonnellate, con un incremento del 20% della biomassa globale, equivalente a 935 milioni di persone di massa corporea media. Questo aumento della biomassa potrebbe aumentare la richiesta energetica di 261 kcal/giorno per adulto, che è l’equivalente al fabbisogno energetico di 473 milioni di adulti. La “biomassa obesa” aumenterebbe del 434%. La tabella 1 mostra la distribuzione della biomassa causa di obesità per i paesi con più dell’1% della “biomassa obesa”. Se la Cina avesse la stessa distribuzione di BMI degli Stati Uniti, la sua biomassa, determinata solo dall’obesità, sarebbe equivalente al 121% del totale mondiale di “biomassa obesa”. L’energia necessaria per mantenere questa “biomassa obesa” corrisponde al fabbisogno energetico di 24 milioni di adulti di massa corporea media. L’energia richiesta per mantenere la “biomassa soprappeso” corrisponde al fabbisogno energetico di 111 milioni di adulti di massa corporea media. Negli Stati Uniti, l’energia necessaria per mantenere la “biomassa soprappeso” corrisponde al fabbisogno energetico di 23 milioni di adulti di massa corporea media. Se tutti paesi avessero la stessa distribuzione di BMI degli Stati Uniti, l’energia necessaria per mantenere la “biomassa obesa” aumenterebbe da 481%, corrispondente al fabbisogno energetico di 137 milioni di adulti. In questo scenario, l’energia necessaria per mantenere la “biomassa soprappeso” corrisponde al fabbisogno energetico di 406 milioni di adulti.
IMPLICAZIONI ECOLOGICHE
I risultati di questo studio sottolineano la necessità di mantenere una massa corporea media anche in considerazione delle implicazioni ecologiche della crescita della popolazione. A questo proposito, le proiezioni delle Nazioni Unite suggeriscono che entro il 2050 la popolazione mondiale potrebbe aumentare di un ulteriore 2,3 miliardi di persone [1]. Le implicazioni ecologiche di questa crescita saranno aggravate da un aumento della massa corporea media. Anche se il maggiore aumento di popolazione è prevista in Asia e in Africa sub-sahariana, i risultati di questo lavoro suggeriscono che l’aumento di popolazione negli Stati Uniti porterà più peso di quanto i numeri da soli possono esplicitare. In questi si prevede un aumento da 310 milioni (dato del 2010) a 403 milioni entro il 2050 [4]. Anche se la maggior parte dell’aumento sarà dovuto alla migrazione, nella misura in cui presumibilmente i migranti adotteranno la dieta e lo stile di vita del paese ospitante, possiamo ragionevolmente aspettarci che la loro biomassa aumenterà. In Africa e in Asia le popolazioni urbane sono in aumento più rapidamente di quanto le popolazioni rurali [5] e anche questo avrà implicazioni per la massa corporea media [6]. Considerato l’attuale trend di crescita del BMI, se la biomassa globale dovesse aumentare fino agli stessi livelli degli Stati Uniti, l’aumento della biomassa sarebbe pari a un miliardo di persone in più di massa corporea media. Anche se questo aumento non corrisponde esattamente a un ulteriore miliardo di persone in termini di fabbisogno energetico, è stato calcolato che corrisponde al fabbisogno energetico di circa 473 milioni di adulti con massa corporea media.
CONCLUSIONI
L’aumento della biomassa avrà importanti implicazioni per il fabbisogno di risorse globali e per l’impronta ecologica della nostra specie sul pianeta terra. Queste implicazioni ecologiche sono significative e dovrebbero essere prese in considerazione nel valutare le tendenze future e nel pianificare le risorse del nostro pianeta. Gli scenari presentati in questo studio suggeriscono che il trend di crescita del BMI avrà anche importanti implicazioni finanziarie: affrontare la grassezza della popolazione può essere fondamentale per la distribuzione delle risorse alimentari, la sicurezza e la sostenibilità ecologica. L’aumento della domanda mondiale di cibo derivante dall’incremento della biomassa può contribuire all’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari. A causa del maggiore potere d’acquisto di nazioni più benestanti (che hanno anche livelli medi più elevati di massa corporea), gli effetti più drammatici di questo aumento saranno subiti dai poveri del mondo.
REFERENCES
1. United Nations, Department of Economic and Social Affairs, Population Division:World Population Prospects: The 2010 Revision, CD-ROM Edition.: UN; 2011. accessed 20th April 2012.
2. WHO Global Infobase Team: The SuRF report 2. Surveillance of chronic disease risk factors: country-level data and comparable estimates. Geneva: World Health Organization; 2005.
3. FAO: Human energy requirements. Report of a Joint FAO/WHO/UNU Export Consultation. Rome: 17–24 October 2001, accessed 15th April 2012.
4. Finucaine MM, Stevens GA, Cowan MJ, Danaei G, Lin JK, et al: National, regional, and global trends in body-mass index since 1980: systematic analysis of health examination surveys and epidemiological studies with 960 country-years and 9.1 million participants. Lancet 2011, 377:557–567.
5. United Nations:World Urbanisation Prospects: Then2009 Revision. New York: Department of Economicnand Social Affairs, Population Division; 2010.
6. Fezeu LK, Assah FK, Balkau B, Mbanya DS, Kengne AP, Awah PK, Mbanya JCN: Ten-year changes in central obesity and BMI in rural and urban Cameroon. Obesity 2008, 16(5):1144–1147.
Di Mia Dell’Agnello
Pubblicato su Fitmed online 11/2012